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Padova in un solo giorno

Partito da Ancona di buon mattino accompagnando un gruppo di soci e frequentatori del DLF di Ancona, con destinazione Padova, meta che si annunciava di grande interesse culturale per il valore artistico delle opere da vedere.

1^ tappa:


Arriviamo a Padova alle ore 10.00 circa, e abbiamo ancora tempo a disposizione per una passeggiata tra le vie del centro, purtroppo sotto una pioggia, non torrenziale, ma fastidiosa.

Obiettivo del nostro viaggio è la mostra dedicata a Van Gogh, Monet e Degas che viene esposta a Palazzo Zabarella, sito nel centro storico di Padova, un palazzo che rappresenta – in occasione delle mostre che esso ospita – anche il perfetto punto di partenza verso un’ampia opportunità di escursioni in città. 

Molti e vicini sono i luoghi di rilievo storico-artistico e di interesse turistico, fra i quali possiamo senz’altro menzionare: la celebre Basilica di Sant’Antonio; la splendida Cappella degli Scrovegni; lo storico Caffè Pedrocchi; le caratteristiche Piazza dei Signori con la Torre dell’Orologio, Piazza della Frutta con la Torre degli Anziani e Piazza delle Erbe con il Palazzo della Ragione.

Prima dell’orario di ingresso alla Mostra, abbiamo il tempo per un fuori programma, la visita alla famosa Basilica di Sant’Antonio, per i padovani “Basilica del Santo”, il principale monumento di Padova, uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo. 
Riconosciuto dalla Santa Sede come Santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità. 
L’architetto è sconosciuto; probabilmente fu un francescano di genio e di vasta cultura figurativa. Il tempio fu iniziato nel 1232 a onore di s. Antonio di Padova e fu compiuto nella sua parte principale sul finire del 1200. L’esterno si presenta quanto mai pittoresco, specie visto dall’abside; invece l’interno è caratterizzato da un’austera grandiosità. I partecipanti, avendo potuto vedere la Basilica per più di 1 ora, ne escono entusiasti e molto soddisfatti per avere visitato questa meraviglia. Quindi insieme, ci incamminiamo verso Palazzo Zabarella, sede della Mostra.

2^ tappa:


Palazzo Zabarella ospitava, in esclusiva per l’Italia, oltre settanta capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh e altri, che celebrano Paul e Rachel ‘Bunny’ Lambert Mellon, due tra i più importanti e raffinati mecenati del Novecento. 

Una mostra semplicemente straordinaria: “possedere questi dipinti, oltre al piacere quotidiano che ci regalavano, significava anche provare la gioia subliminale di sapere che un giorno sarebbero stati ammirati, e amati, da moltissime persone”. E non potevano davvero fare regalo più grande.” La frase è di Paul Mellon, tra i più importanti e raffinati mecenati del XX secolo insieme alla moglie “Bunny” Lambert. 

Una mostra a dir poco straordinaria: oltre 70 capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e altri. Una preziosa selezione di opere provenienti dalla Mellon Collection of French Art del Virginia Museum of Arts, che copre un arco cronologico che dalla metà dell’Ottocento giunge fino ai primi decenni del Novecento, compreso tra il Romanticismo e il Cubismo passando attraverso la straordinaria stagione dell’impressionismo.

3^tappa:


Usciti dalla mostra, dopo aver salutato le due bravissime guide, ci siamo incamminati verso la Cappella degli Scrovegni

Durante il percorso non ci siamo lasciati sfuggire una sosta al celebre Caffè Pedrocchi, uno dei simboli di Padova, luogo eletto per la degustazione del caffè e della cucina. Riconosciuto come la sede più esclusiva del centro della città dove realizzare gli eventi più importanti e spettacolari. 

Sin dalla sua nascita il Caffè Pedrocchi si è caratterizzato per delle particolarità gastronomiche, primo su tutti il celebre caffè Pedrocchi, un espresso servito in tazza grande con un’emulsione di panna e menta completato con una spolverata di cacao. Il caffè Pedrocchi è il loro cavallo di battaglia, non si può uscire dal locale senza averne provato almeno un sorso. Il connubio tra caffè e menta ha poi ispirato la nascita di una linea di prodotti in cui questi due ingredienti sono protagonisti. Non si zucchera e non si mescola… 

Chiedeteci il perché! Una vera prelibatezza!!

4^ tappa:


Alle ore 16.00 e alle 16.20 era previsto l’ingresso, divisi in due gruppi, alla vicina Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni è un luogo di culto cattolico che si trova nel centro storico di Padova e ospita un celeberrimo ciclo di affreschi di Giotto dei primi anni del XIV secolo, è considerato uno dei capolavori della pittura del Trecento italiano ed europeo, il ciclo più completo di affreschi realizzato dal grande maestro toscano nella sua maturità. 

E non esagero se dico che, all’interno, ho visto molte persone a bocca aperta, sorprese dalla maestosità del luogo e dalla bellezza degli affreschi in esso contenuti. E abbiamo constatato anche un lato positivo dell’organizzazione: ti fanno entrare a piccoli gruppi e puoi ammirare il suo interno con calma, senza l’affollamento asfissiante, ad esempio, della Cappella Sistina, ascoltando eventuali spiegazioni dal personale “volontario” che ti scorta. Bravi e veramente bello tutto!!

5^tappa:


Prima di ripartire, ultima tappa, il “Palazzo della Ragione“.
Con i suoi 82 metri di lunghezza e i 27 di larghezza il Salòn o Palazzo della Ragione, l’antica sede dei tribunali cittadini di Padova, è una delle più ampie aule sospese in Europa. Riconosciuto come uno dei più celebri monumenti civili eretti in Europa all’epoca dei Comuni, l’edificio fu innalzato a partire dal 1218.
Tra il 1306 e il 1308, fra’ Giovanni degli Eremitani trasformò i tre grandi ambienti in cui era suddiviso il piano superiore in un’unica sala, ideando una nuova copertura a forma di carena di nave rovesciata. A cavallo del primo decennio del trecento a Giotto e bottega viene affidato il compito di affrescare le pareti della grande sala. 

Tutto però fu distrutto dall’incendio che nel 1420 mandò in cenere l’archivio dei Carraresi. Gli affreschi furono ripristinati dal maestro padovano Nicolo’ Miretto con la collaborazione di Stefano da Ferrara e di altri pittori sulla base degli studi di Pietro d’Abano, facoltoso studioso del suo tempo. Il ciclo di affreschi e’ suddiviso in 333 riquadri, si svolge su tre fasce sovrapposte, ed e’ uno dei rarissimi cicli astrologici medievali giunti fino ai nostri giorni. Oggi la grande sala è luogo di mostre e di incontri culturali, mantenendo un ruolo centrale all’interno della vita pubblica di Padova. Una tappa che merita, anche se si pagano 5€, ma che consiglio vivamente a chi va a Padova

Con il Palazzo della Ragione si conclude la nostra gita a Padova: l’occasione della Mostra ci ha consentito di vedere una città meravigliosa colma di opere d’arte e di cultura. Consiglio a chi ancora non c’è mai stato di programmare almeno una giornata nella bellissima città di Padova. 

Le guide all’interno della Mostra si sono rivelate bravissime e professionali e ci hanno dato spiegazioni chiare ed esaurienti, e questo è molto importante! 

Ma tutto quello che abbiamo visto è stato bello e ne è valsa la pena. Il maltempo non ha scalfito l’umore del gruppo che è rimasto sempre ottimo, evidenziando un clima cordiale e amichevole fra tutti. Persone simpatiche, che hanno continuamente scherzato fra loro soprattutto nel pullman, rendendo meno gravoso il compito dell’accompagnatore. Nonostante la pioggia che non ha mai smesso di “bagnarci” tutta la giornata.

                                                                 MARCO

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