Perchè scegliere un meraviglioso viaggio organizzato in aereo con massimo 25 partecipanti Gran Tour Grecia Classica
La Grecia, un paese dal fascino straordinario. In un tour tra i suoi colori, ci immergiamo nella storia di luoghi intrisi di tradizione e mitologia, ma anche nella bellezza del blu e dell’azzurro del cielo e del mare, nel candore della calce, nell’oro delle sue spiagge, nel marrone delle terre bagnate dal sole, e nel verde intenso della rigogliosa macchia mediterranea. E non possiamo dimenticare i profumi che questa terra ci offre, in particolare quelli che si diffondono dalla sua cucina.
Olimpia, nota per aver dato vita alle celebri Olimpiadi in onore di Zeus, occupa un posto speciale nella storia greca. Le Olimpiadi, nell’antichità, avevano il potere di unire le diverse città-stato greche e di porre fine alle ostilità. Situata nella valle del fiume Alfeo, nella parte nord-occidentale del Peloponneso, Olimpia non era solo una città, ma un santuario ricco di templi, teatri, monumenti commemorativi e statue. Oltre allo stadio e alle palestre per i giochi olimpici, vi erano anche strutture per l’alloggio degli atleti durante le competizioni. Oggi, il sito archeologico di Olimpia è un affascinante parco, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO dal 1989.
Olimpia era divisa in tre parti distinti: l’Altis, la zona più sacra, la parte orientale con lo stadio e l’ippodromo, e la zona meridionale con la palestra e il ginnasio, dove gli atleti si preparavano per le gare. Lungo le strade principali di Olimpia si trovavano i “thesauroi”, templi votivi che ospitavano i tesori delle città partecipanti ai giochi. Gli scavi archeologici a Olimpia, iniziati nel 1829 da un gruppo di archeologi francesi, hanno portato alla luce una ricca varietà di reperti e testimonianze, offrendo preziose informazioni sulla vita e sulle tradizioni dell’antica Grecia.
I Monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco
Popolata ininterrottamente fin dall’epoca ellenistica, Salonicco, capoluogo di provincia e prospera città portuale durante il periodo romano, rivestì un ruolo di primo piano come una delle prime comunità cristiane in Europa. In epoca bizantina, la città divenne un centro artistico e culturale di massimo rilievo, seconda solo alla capitale dell’impero, Costantinopoli. I monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco, che testimoniano il suo ruolo cruciale nello sviluppo dell’arte e dell’architettura nel corso di un millennio, sono stati inseriti nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 1988. Oggi, sparsi nel tessuto urbano moderno, questi eccezionali esempi costituiscono una sorta di museo all’aperto, conferendo alla città un fascino unico.
Questi monumenti rappresentano alcuni dei più importanti e meglio conservati esempi dell’arte e dell’architettura paleocristiana e bizantina. Costruiti nel corso di diversi secoli, dal IV al XV secolo, e disseminati in tutto il centro della città, questi 15 monumenti ci offrono uno sguardo sulle principali tendenze e stili architettonici che si sono sviluppati e consolidati nel corso del tempo. Al loro interno, conservano alcuni dei più grandi capolavori della pittura monumentale e dell’arte musiva del periodo paleocristiano e bizantino. Questa collezione si compone di quindici strutture pubbliche storiche, originariamente adibite a vari scopi, principalmente sacri ma anche civili e militari, come i bagni bizantini e le fortificazioni urbane. Tra questi, spiccano tredici edifici religiosi che segnano l’evoluzione dell’architettura ecclesiastica bizantina, evidenziando la sua ricca diversità stilistica. L’evoluzione inizia con le basiliche paleocristiane e quelle a tre navate, evolve nelle basiliche a cupola del primo periodo bizantino, e procede verso le chiese a croce inscritta del medio e tardo periodo bizantino, alcune delle quali sono arricchite da un peristilio. Questi luoghi sacri ospitano anche eccezionali esempi di pittura murale, mosaici e affreschi, testimoni delle principali correnti artistiche della pittura monumentale bizantina. Si spazia dalle prime realizzazioni (la Rotonda, San Demetrio, Ossios David), passando per l’era post-iconoclastica (Santa Sofia) e il periodo “comneno” (affreschi della Chiesa Ossios David, Monastero Latomou), fino a raggiungere l’apice nella cosiddetta “Rinascenza paleologa” del tardo periodo bizantino.
Tra i simboli architettonici della città spicca la celebre Rotonda, un edificio di forma circolare, costruito intorno al 306 durante l’epoca di Galerio, inizialmente concepito come tempio, forse dedicato a Giove o ai Cabiri, o come mausoleo per lo stesso Galerio (conosciuto anche localmente come Tomba di Galerio). Successivamente, è stato convertito in una chiesa dedicata a San Giorgio. Ubicata in posizione strategica alla fine della via trionfale che conduceva dall’arco di Galerio al palazzo imperiale, la Rotonda, attraverso i secoli, è stata oggetto di ampliamenti e restauri che hanno preservato all’interno alcuni esemplari magnifici di mosaici paleocristiani.
Nel cuore della città si erge anche la Chiesa di “Panaghia Achiropoiitos”, una basilica del V secolo con tre navate, un nartece e un matroneo. Questa chiesa è rinomata per le sue raffinate colonne, datate al V secolo e attribuibili a botteghe di Costantinopoli, che ne arricchiscono la decorazione architettonica.
Un po’ più avanti, troviamo la basilica di Aghios Dimitrios, risalente al VII secolo, dedicata al santo patrono della città. Questa struttura, una basilica a cinque navate con transetto e cripta sotterranea, si distingue per la sua decorazione in marmo e mosaico di eccezionale bellezza. Allo stesso modo, nel Monastero paleocristiano di Latomou, datato al VI secolo, e nella sua piccola chiesa di Ossios David, è possibile ammirare splendidi mosaici di elevata qualità artistica.
Dall’epoca del governo dell’imperatore Teodosio, alla fine del IV secolo, risalgono le imponenti mura di Salonicco, di cui permangono ampi tratti conservati fino ai giorni nostri. Le chiese di Aghia Sofia e Panaghia Chalkeon sono invece esempi di epoche successive, testimonianze dell’evoluzione dell’architettura ecclesiastica bizantina.
La Chiesa di Aghia Sofia, costruita nell’VIII secolo, è un esemplare notevole di questa transizione architettonica, combinando la pianta a croce greca con una cupola sovrastante. Questo edificio è particolarmente rinomato per le sue decorazioni musive, che comprendono lavori di tre diverse fasi artistiche bizantine. Tra questi, spicca il maestoso mosaico sulla cupola, raffigurante l’Ascensione di Gesù, datato alla fine del IX secolo. Quest’opera è considerata uno dei capolavori del periodo della “Rinascenza macedone”, un momento di fioritura artistica nel contesto bizantino.
Nota comunemente come la “Chiesa Rossa”, la Panaghia Chalkeon, o “Madonna dei Ramai”, è un eccellente esempio dell’influenza costantinopolitana nell’architettura bizantina, risalente all’XI secolo. Questo edificio sacro, costruito con la tecnica del mattone nascosto, si configura come una chiesa a croce iscritta.
I bagni bizantini, datati al XIII secolo, si trovano ai piedi della Città Alta di Salonicco (Ano Poli) e rappresentano l’unico esempio superstite di architettura civile bizantina nella città. Le altre sette chiese, tra cui Aghios Panteleimonas, Aghii Apostoli, Aghia Ekaterini, la Trasfigurazione del Salvatore, il catholicon del Monastero Vlatadon, la Chiesa del Profeta Ilia e quella di Aghios Nikolaos Orfanòs, risalgono tutte al periodo tardo-bizantino, tra il XIII e XIV secolo. Questi edifici religiosi segnano il progresso, l’apice e la graduale decadenza dell’ultima grande era di rinnovamento artistico nella storia bizantina, spesso definita “Rinascenza paleologa”.
Le chiese tardo-bizantine di Salonicco si distinguono per le loro armoniose proporzioni e le sofisticate decorazioni murali. In particolare, la Chiesa di Aghii Apostoli è celebre per la sua eccezionale decorazione ceramoplastica, mentre quella di Agios Nikolaos Orfanòs è nota per i suoi straordinari affreschi murali, che costituiscono uno dei complessi pittorici più completi e conservati del periodo dei Paleologi a Salonicco.
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