Perchè scegliere il viaggio organizzato Gran Tour Indonesia
Viaggiando in treno da Jakarta a Yogyakarta, ci si immerge in uno dei tragitti ferroviari più incantevoli al mondo. L’isola di Giava, fulcro dell’Indonesia, è un mosaico di bellezze naturali e architettoniche, nonostante la presenza di vulcani attivi e minacciosi, alcuni dei quali sottomarini, che talvolta eruttano o causano tsunami devastanti. Al di là di queste forze della natura, Giava incanta con i suoi tesori architettonici come i siti di Prambanan e Borobudur, e con il suo paesaggio lussureggiante di risaie, montagne e fiumi. La capitale Jakarta, sebbene meno affascinante rispetto al resto dell’isola, serve da punto di partenza per questo viaggio in treno, che offre una vista panoramica sulla vita e sul paesaggio giavanesi, quasi come assistere a uno spettacolo dalla poltrona di un cinema. Il percorso ferroviario tra Jakarta e Yogyakarta si rivela una delle esperienze ferroviarie più belle, offrendo ai viaggiatori una prospettiva unica sull’isola di Giava, con le sue ricche piantagioni di riso, caffè e tè.
Pura Tanah Lot: il tempio dei templi
Il Pura Tanah Lot, situato sulla costa occidentale di Bali, è uno dei templi più iconici e celebrati dell’isola, consacrato alla divinità marina. Il nome Tanah Lot, che unisce le parole per “terra” e “mare”, rispecchia perfettamente la sua posizione unica, ergendosi maestosamente su un’imponente formazione rocciosa a picco sull’oceano. La storia di questo tempio è intrisa di miti e leggende affascinanti, tra cui quella del sacerdote Danghyang Nirarta, la cui permanenza notturna ispirò la costruzione del tempio in questo luogo specifico. Una narrazione locale narra di un antico ponte che univa il tempio alla terraferma, distrutto dalle furie del mare. Aggiunge mistero la presenza di una grotta sotto il tempio contenente una fonte di acqua dolce, un fenomeno sorprendente considerata la prevalente acqua salata oceanica che circonda il sito.
Jakarta la capitale destinata a diventare ex con la costruzione della nuova capitale
Giava, nonostante le sue dimensioni contenute, rappresenta il nucleo vitale dell’Indonesia, ospitando oltre metà della popolazione nazionale e generando la maggior parte del PIL del paese. La maggioranza dei presidenti indonesiani proviene da questa isola, dimostrazione della sua influenza politica. Jakarta, pur destinata a rimanere il fulcro economico e finanziario dell’Indonesia, vedrà una trasformazione identitaria con la nascita della nuova capitale. Oltre ai cliché turistici, Jakarta offre un’immersione nell’autenticità indonesiana: tra grattacieli, strade sempre affollate, l’animata Chinatown e un labirinto di canali, si svela l’essenza del paese. Per chi esplora con attenzione, Jakarta rivela musei di qualità e tracce del passato coloniale, testimoniando la dinamicità di un paese in trasformazione. Questa metropoli, evolutasi da centro indù a musulmano e base della Compagnia olandese delle Indie Orientali, si estende ora su vasta scala, suddivisa in cinque distretti ognuno con caratteristiche proprie. Nel centro, Jakarta Pusat, si trovano gli edifici governativi e monumenti come il Monas, simbolo di indipendenza voluto da Soekarno. A ovest, Jakarta Barat, si trova la Chinatown e parte della città olandese antica, mentre a nord, Jakarta Utara, spicca per il suo quartiere costiero di Ancol. Per lo shopping, il distretto meridionale, Jakarta Selatan, offre centri commerciali all’avanguardia, completando così il mosaico di una città dai mille volti.
Le risaie e il sistema di irrigazione Subak, Patrimonio Unesco
In Indonesia, il riso trascende il suo ruolo di alimento base, assumendo un significato cruciale in contesti sociali e religiosi, simbolo di coesione comunitaria e identità culturale. Tale importanza ha portato alla designazione dei paesaggi culturali del riso balinese come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2012. Bali, con il suo suolo vulcanico fertile, è un luogo prediletto per la coltivazione del riso, supportata da un sistema idrico ingegnoso, il Subak, praticato da millenni. Questo metodo si avvale di un’elaborata rete di canali, dighe e condotti, inclusi quelli in bambù, per l’irrigazione terrazzata delle risaie, al centro della quale si trova un tempio dedicato alla gestione equa e collettiva dell’acqua. Questi templi fungono da centri democratici dove i contadini e i leader eletti si riuniscono per deliberare sull’irrigazione. Il Subak riflette la filosofia Tri Hita Karana, pilastro della cultura balinese, che enfatizza l’equilibrio armonioso tra uomo, divinità e natura. Le congregazioni nei templi dell’acqua sono espressioni di questa filosofia, dove gli agricoltori partecipano a rituali e celebrazioni che rafforzano il legame con l’ambiente e lo spirito, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse naturali e celebrando la cultura e le tradizioni balinesi.
Pur essendo la struttura sociale di Bali profondamente evoluta negli ultimi anni, l’impegno comunitario, ereditato dalla tradizionale pratica della coltivazione del riso, persiste nel plasmare il codice etico del vivere quotidiano, estendendosi anche alle aree urbane.
N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.
La quota comprende Gran Tour Indonesia
Non comprende Gran Tour Indonesia
mance (all’arrivo l’accompagnatore raccoglie un importo unico di circa € 60,00 con il quale vengono assegnate le mance a guide ed autisti durante il tour), bevande ai pasti e quanto non espressamente indicato.
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