La Costa degli Dei in Calabria

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La Costa degli Dei in Calabria

La Calabria è l’estremo sud della penisola italica, la punta dello “Stivale“. Il suo clima accogliente e piacevole, le sfumature mozzafiato del mare, i litorali sabbiosi alternati a scogliere rocciose, l’entroterra ricco di vegetazione, la tradizione culinaria fatta di sapori autentici e forti e le sue testimonianze storico – artistiche, fanno di questa regione italiana una meta che è possibile visitare sia in inverno che in estate, ce n’è, infatti, per tutti i gusti!


Il mio racconto di oggi vuole raccontare una zona di questa regione caratterizzata da un mare cristallino e da spiagge di una bellezza struggente, un lembo di terra che si protrae da Pizzo Calabro a Nicotera, la Costa degli Dei.

La Costa degli Dei o Costa Bella è un tratto di costa del Mar Tirreno meridionale lungo 55 km che ricade completamente nella Provincia di Vibo Valentia. La sua morfologia è estremamente variegata poichè ha lunghe spiagge di sabbia bianca, segue poi la costa rocciosa che crea delle calette intime e dal fascino selvaggio, intrise di leggende e storie avvolte nel mistero.

Lungo questa costa che assomiglia di più ad un angolo di paradiso, si incontrano, da Nord andando verso Sud, innumerevoli luoghi colmi di storia che si affacciano sul mare come ad esempio Pizzo Calabro, Briatico, Zambrone, Tropea, Joppolo e Nicotera.

La nostra prima tappa di questo affascinante viaggio è stata Pizzo Calabro, la quale si presenta come una delle città più tipiche di questo tratto di costa calabrese: il borgo è di origine medioevale arroccato su un promontorio. Pizzo si presenta esattamente come un borgo marinaro, ricca di viuzze strette, di botteghe in cui assaggiare tipicità locali e di pittoreschi scorci da cui poter ammirare il mare. Degna di una visita è sicuramente la parte alta del borgo, dove si colloca il Castello di Gioacchino Murat, questo è il luogo dove il Re di Napoli venne fucilato nell’ottobre del 1815. Altra bellezza degna di nota è la Chiesetta di Piedigrotta che si colloca a circa 1 chilometro dal centro cittadino, ciò che colpisce è che la chiesa è interamente scolpita all’interno di una grotta, inoltre al suo interno c’è una grande abbondanza di effigi religiose sempre scolpite nella roccia. Anche la spiaggia di Pizzo Calabro è un piccolo gioiello di sabbia bianca e acqua trasparente e nei pressi del borgo un’altra località di mare che è impossibile non visitare, anche solo per un tuffo, è la spiaggia di Colamaio caratterizzata dalla presenza di alberi di eucalipto che nascono proprio a ridosso del lido.

Scendendo da Pizzo Calabro, giungiamo nei territori di Briatico, un piccolo borgo marinaro le cui prime testimonianze risalgono al XII secolo. Del vecchio insediamento restano i ruderi del castello medievale e sulle spiagge rimangono solo due delle cinque torri del sistema di protezione contro i turchi. In questa zona si trovano le spiagge più rinomate della Costa Bella. Non si può assolutamente saltare la spiaggia di Sant’Irene, un lembo di costa rocciosa che si alterna a sabbia finissima e chiara. Questo è indubbiamente uno dei luoghi più suggestivi da cui ammirare il tramonto.

Lasciatici alle spalle le meravigliose spiagge di Briatico, si prosegue verso sud, arrivano a Zambrone, una delle zone più frequentate dai turisti e non è difficile capirne il motivo, infatti il suo litorale di sabbia bianca si alterna a speroni di roccia che creano innumerevoli calette che fanno da cornice ad un mare dai colori inverosimili. Questo borgo, nato probabilmente inseguito alla fuga di alcune famiglie per scampare ai pirati, ha un centro storico davvero caratteristico ricostruito dopo che agli inizi del Novecento un terribile terremoto provocò ingenti danni nella zona.

Arriviamo poi alla perla della Costa degli Dei, famosa in tutto il mondo per il suo prodotto d’eccellenza: la cipolla rossa, ovviamente stiamo parlando di Tropea.

Questa località di mare di circa 6 mila abitanti non è solo importante dal punto di vista culturale, ma soprattutto da quello paesaggistico, infatti Tropea nasce sul di un promontorio a 60 metri a picco sul mare. Le sue spiagge, circondate da speroni di roccia, sono caratterizzate da sabbia bianchissima. Dovete assolutamente visitare la spiaggia del Cannone, piccola e poco affollata, e quella della Rotonda la quale dona al visitatore una vista mozzafiato, grazie ad una rupe che finisce a strapiombo sul mare. Il centro storico di Tropea è risalente al periodo della dominazione angioino – aragonese e lo si può percepire dal susseguirsi di palazzi nobiliari con i loro imponenti ingressi. Degna di una visita è la Cattedrale di Maria Santissima di Romania, una costruzione voluta dai Normanni del XII secolo e il Museo Diocesano. Dalla balconata di Corso Vittorio Emanuele è possibile godere di un panorama mozzafiato sul mare circostante, il Tirreno, e in fondo fa capolino la siciliana Isola di Stromboli. Da qui è possibile portare a casa delle fotografie magnifiche anche grazie alla presenza di un isolotto di arenaria diventato simbolo del litorale di Tropea e sul quale sorge il Santuario di Santa Maria dell’Isola. Nonostante le origini del Santuario siano molto incerte, gli storici lo datano intono all’XI secolo. Fino a qualche secolo fa l’isolotto era completamente circondato dal mare, ma a causa di alcuni terremoti, si allineò al litorale vicino. Lasciando Tropea e scendendo verso meridione, ci si può concedere del sano relax al Promontorio di Capo Vaticano, nel comune di Ricadi, formato da rocce di granito bianco e grigio che terminano in mare. Tutto il litorale qui lascia senza fiato, ma sicuramente la baia più suggestiva è quella di Grotticelle, dove il mare assume delle sfumature che un pittore non sarebbe mai in grado di riprodurre. Proseguendo ancora lungo la costa si arriva al borgo di Joppolo, arroccato su un altissimo promontorio e le cui origini sono avvolte nel mistero e ciò che il passato ci ha lasciato in dote è un patrimonio storico ricco di testimonianze come il Mulino Siroto, la Chiesa Parrocchiale e la Torre Parnaso, risalente al XVI secolo, la quale si erge su un promontorio lungo la costa. Le spiagge di questa zona sono caratterizzate da ciottoli e il fondale è piuttosto alto; se si cerca invece la sabbia, una tappa d’obbligo è la Marina di Coccorino, immersa nella vegetazione della macchia mediterranea. L’ultima tappa di questo viaggio lungo la Costa degli Dei è Nicotera, un borgo dell’antica Magna Grecia arroccato su di un colle affacciato sul Mar Tirreno, lo Stretto di Messina e le Isole Eolie; il suo centro storico conserva dei monumenti dal grande valore storico e religioso come ad esempio la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, il Castello e alcuni vecchi mulini ad acqua. Dal centro storico è possibile poi scendere alla Marina, una delle zone più amate dai turisti della bella stagione poiché si caratterizza per la sua sabbia bianca e finissima e per l’abbondanza di servizi che qui si possono trovare.

La Calabria è una regione che offre di tutto a qualsiasi tipo di visitatore, e la cosa più emozionante è che ogni chilometro che si percorre è diverso dal precedente. La zona di cui ho parlato, ovverosia la Costa degli Dei, l’ho trovata accogliente, ma allo stesso tempo selvaggia e misteriosa, esattamente come alcune delle sue calette incorniciate nelle scogliere a picco sul mare. Di questi luoghi è impossibile non portare a casa ricordi forti: il cibo piccante e genuino esattamente come la sua gente, il costante odore di salsedine e i tramonti che ogni sera si imprimevano indelebilmente nella mia mente, sono i miei!

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