Oggi raccontare questa zona d’Italia assomiglia a rispolverare ricordi di infanzia, dove l’odore del vino si mescola a quello dell’oliva appena macinata e dove la pace fa da sfondo a dei luoghi magici, sospesi nel tempo, a pochi passi dalla nostra Capitale, Roma.
Oggi vi porterò ai Castelli Romani, sui Colli Albani, a conoscere questo pezzo d’Italia tanto amato in passato dalle nobili famiglie romane, che qui decidevano di trascorrere le estati scappando in un ambiente fresco e incontaminato tra laghi, boschi e alture di origine vulcanica.
Ma perché si parla di Castelli? La storia ci racconta che dopo la caduta dell’Impero Romano di Occidente, sui Colli Albani, poco lontano da Roma, si iniziarono a costruire delle fortificazioni di proprietà di diverse famiglie baronali romane, le quali, con il passare del tempo, nello specifico in epoca medioevale, divennero dei veri e propri castelli. Le vicende storiche che qui si susseguirono furono innumerevoli e anche l’architettura cambiò notevolmente grazie soprattutto alla costruzione delle residenze estive dei nobili del tempo, le famose Ville, che oggi qui possiamo ammirare.
I comuni che rientrano nella lista dei Castelli Romani e nel Parco Regionale dei Castelli Romani sono ben 16 (Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri) e non condividono solamente un passato storico simile, ma anche e soprattutto un patrimonio enogastronomico invidiabile.
Il mio racconto oggi vuole descrivere alcune delle mete più visitate in assoluto dei Castelli Romani e quelle che sin da piccola, conservano un posto speciale tra i miei ricordi, partiamo quindi da Frascati.
Questa località di circa 22 mila abitanti ci narra di un passato storico dallo sfarzo incredibile e questo perché nei suoi dintorni si contano 12 residenze che vennero fatte costruire dalla nobiltà papale già a partire dal Cinquecento, le Ville Tuscolane, grande simbolo dell’aristocrazia del tempo. Queste costruzioni inizialmente erano delle tenute di campagna dei vari signori, ma nel corso del tempo divennero dei veri e propri palazzi abbelliti da grandi artisti e architetti con tanto di giardini e boschi privati. Non basterebbe una settimana per poterle ammirare tutte e perciò ho dovuto selezionare quelle più famose: Villa Aldobrandini, Villa Falconieri e Villa Torlonia.
La prima, fatta costruire dal Cardinale Aldobrandini nel 1598, è considerata la più importante di Frascati e anche la sua posizione la privilegia, infatti, collocandosi in cima ad un colle, gode di una vista spettacolare sul paesaggio limitrofo. Gli interni sono ricchi di affreschi e ciò che più colpisce è sicuramente l’ingresso, di un’imponenza impressionante.
Villa Falconieri è invece famosa non solo per l’edificio in sé, ma anche e soprattutto per il suo parco il quale presenta giardini all’italiana e un piccolo lago fatto creare nel Settecento. Visitare questa residenza è d’obbligo e tornare con la mente agli sfarzi papali del passato non è poi così difficile.
L’ultima residenza che ho visitato è stata quella di Villa Torlonia, la cui storia è stata sicuramente più turbolenta delle altre: nel 1943, il palazzo venne praticamente demolito dai bombardamenti e ciò che possiamo ammirare oggi è una costruzione del dopoguerra. In compenso però i giardini sono rimasti miracolosamente intatti ed oggi sono un parco comunale accessibile a tutti
Il mio racconto poi prosegue fino a Castel Gandolfo, famoso non solo perché si affaccia sul Lago di Albano, altro comune dei Castelli Romani, ma anche e soprattutto perché qui i papi erano soliti trascorrere le calde giornate estive. Questo paese è una vera e propria perla: la posizione, l’architettura e la gastronomia gli hanno permesso di essere eletto uno dei Borghi più Belli d’Italia
Di edifici da visitare qui ce ne sono davvero molti e dobbiamo partire dal Palazzo Pontificio, il quale venne edificato a partire dal 1628 sulle rovine del vecchio castello medievale e oggi ospita un museo appartenente alla Chiesa Cattolica poiché nel 2016 Papa Francesco ha voluto che questo edificio non fosse più la residenza estiva papale; si procede poi con le Ville Pontificie, ovviamente di proprietà del Vaticano, un complesso formato da 3 parti: i Giardini Pontifici, Villa Cybo, costruita dal Cardinale Camillo Cybo e acquisita nel 1773, e Villa Barberini, inclusa nelle ville pontificie solo negli anni Venti del Novecento; indubbiamente questa è la parte di Castel Gandolfo che più attira il turista.
Il mio viaggio nei Castelli Romani tocca poi Nemi, il secondo comune più piccolo della zona, ma che nonostante le dimensioni si presenta come un borgo splendido affacciato sull’omonimo lago. Il centro storico presenta varie botteghe di artigianato locale e di prodotti enogastronomici, in particolare le fragole visto che questo paese è uno dei massimi produttori della zona e la prima settimana di giugno si celebra proprio la Sagra delle Fragole, un evento che attira molti golosi di questo dolcissimo frutto e che dà la possibilità di ammirare le donne del luogo vestite dei loro abiti tradizionali. Percorrendo la via principale si può giungere al Palazzo Ruspoli, un edificio del IX secolo ristrutturato durante il Rinascimento ma purtroppo non è possibile visitarlo se non in occasione di mostre temporanee e solo in alcune sale.
L’ultima tappa del mio tour dei Castelli è stata Ariccia. Questa località vanta delle origini antichissime, precedenti addirittura alla fondazione di Roma, la quale poi, nel IV secolo a. C. la fece diventare una stazione di posta per chi viaggiava lungo la trafficata Via Appia e forse è per questo motivo che la sua storia si intreccia con l’ospitalità spiccata del luogo, un’ospitalità rappresentata dalle famose Fraschette, veri e propri baluardi della cucina tradizionale locale su cui capeggia indiscussa la Porchetta di Ariccia. Ma Ariccia non è solo cibo, è anche architettura e da apprezzare c’è proprio tutto il borgo cittadino, il quale venne completamente riprogettato da Gian Lorenzo Bernini nella metà del XVII secolo. Una tappa obbligata è la Collegiata di Santa Maria Assunta che si affaccia su Piazza di Corte e Palazzo Chigi il quale è stato uno dei set cinematografici del “Gattopardo” girato da Luchino Visconti nel 1963.
Questa mia passeggiata, che si è snodata tra antiche dimore storiche, laghi dalle viste mozzafiato e cibi deliziosi, si conclude qui, anche se la voglia di fare un tour completo dei Colli Albani è forte… Sarà per la prossima volta, sicuramente!