L’Italia è il Paese che al mondo detiene il più alto numero di beni artistici e culturali secondo l’Unesco, per questo motivo il “Bel Paese” è stato e sarà sempre un punto di riferimento fondamentale per la comunità internazionale. Ciò che lascia più di stucco di questo patrimonio inestimabile è che le opere italiane coprono un arco temporale lunghissimo che parte dalla preistoria, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il viaggio che oggi ho deciso di raccontarvi si svolge in una zona d’Italia che non solo è Patrimonio dell’Unesco, ma anche e soprattutto una delle zone più visitate al mondo: stiamo parlando della Laguna di Veneta.
Il mio racconto partirà dalla città di Venezia, per poi andare a toccare anche altre due mete di straordinario valore: Murano e Burano.
Ma andiamo in ordine e partiamo dalla regina indiscussa della Laguna: Venezia.
Orde di poeti e scrittori ne hanno tessuto le sue lodi, descrivendo l’atmosfera romantica che aleggia tra le sue calli e i suoi canali. Tanta è la sua fama che molte città dalla sua simile conformazione vengono definite “Venezia del …“, basti pensare alla “Venezia del Nord”, Amsterdam, oppure la “Venezia d’Oriente”, Suzhou, in Cina.
Una volta preso il traghetto che collega il Tronchetto alla Riva degli Schiavoni, in una traversata di circa 20 minuti si arriva in città e la vista di cui si cui si gode da mare è già di per se un fantastico biglietto da visita.
La Riva degli Schiavoni si trova a circa 500 metri da Piazza San Marco e non vi servirà sicuramente una mappa per raggiungerla, lasciatevi quindi guidare dalle migliaia di persone che troverete lungo il percorso e non dimenticate di guardare alla vostra destra andando in direzione San Marco, poiché il Ponte dei Sospiri sarà proprio lì ad attendere di essere fotografato.
Piazza San Marco è il cuore pulsante di Venezia e non molti sanno che questa zona in realtà è divisa in 3 settori:
- Piazza San Marco
- Piazzetta San Marco
- Piazzetta dei Leoncini
La parte più importante, quella della Piazza propriamente detta, è quella in cui si affacciano il Campanile di San Marco e la maestosa Basilica la cui facciata marmorea finemente decorata risale al XIII secolo; la Piazzetta di San Marco è la parte meridionale della zona in cui si trovano il Palazzo Ducale, o Dogale in quanto questa fu la sede del Doge di Venezia, e la Libreria. Questo è l’accesso monumentale per chi proviene dal mare e forse è una delle parti più scenografiche della laguna grazie anche alle due colonne di San Marco e di San Tòdaro. Queste due costruzioni sono sormontate dalle statue dei santi patroni della città: San Marco Evangelista sotto le spoglie di un leone e San Tòdaro; l’ultima parte, ovverosia la Piazzetta dei Leoncini, è quella che si colloca all’estremità nord – est di Piazza San Marco e nello specificosorge tra la facciata settentrionale della Basilica, il Palazzo Patriarcale e la Chiesa di San Basso.
Da Piazza San Marco, centro della città di Venezia, potete decidere di perdervi tra le sue numerose calli e raggiungere quindi per caso anche altre meraviglie che non possono proprio non rientrare nel vostro itinerario, e sto parlando della Basilica di Santa Maria della Salute, costruita nel 1631 e inaugurata circa 50 anni dopo. Questa meraviglia architettonica che definisce lo skyline della città è raggiungibile attraversando il Ponte dell’Accademia. Da questo punto potrete ammirare Venezia da una prospettiva diversa da quella classica, infatti vi troverete esattamente dalla parte opposta rispetto al centro città.
Passeggiando e lasciandovi ammaliare dagli scorci che solo Venezia regala, potrete raggiungere il Ponte di Rialto, la cui costruzione risale al 1588. Insieme al Ponte dell’Accademia, il Ponte degli Scalzi e il Ponte della Costituzione, il Ponte di Rialto è uno dei quattro ponti della città, ma è, senza ombra di dubbio, il più affascinante e il più famoso. Percorrendolo si possono ammirare non solo molte botteghe di gioiellerie o di artigianato di Murano, ma anche il Canal Grande, il corso d’acqua più importante di Venezia. Molti sono gli splendidi palazzi che nelle sue acque si specchiano e molte sono anche le imbarcazioni, le gondole, che si lasciano guidare dai loro conduttori dalle magliette a righe. Imprimetevi questa cartolina nella mente e proseguite verso il famoso Mercato di Rialto, uno degli ultimi mercati rionali esistenti ancora a Venezia.
Di luoghi meravigliosi a Venezia ce ne sarebbero ancora molti, ma la tappa successiva già attende, sorseggio un buono Spritz, l’aperitivo storico veneto, e si riparte alla volta delle due isolette della laguna che sicuramente ci lasceranno senza fiato: Murano e Burano.
La prima tappa è stata Murano, famosa in tutto il mondo per i suoi vetri e le sue botteghe. Questo insediamento venne fondato nel 453 ed è uno dei maggiori centri abitati della laguna veneta. Murano è costituita da 7 isole collegate da ponti e ha anch’essa il suo Canal Grande sul quale di affacciano molti palazzi come il Palazzo della Mula, ovverosia il Municipio. Prima dell’arrivo di Napoleone, in questa zona si contavano moltissime istituzioni religiose, tra parrocchie, conventi e monasteri, ad oggi rimangono solo tre chiese e la più importante è il Duomo di Santa Maria e Donato del VI secolo. L’isola presenta un suo proprio faro, il Faro di Murano, oggi è in pietra d’Istria, in passato era fatto di legno e presentava dei fuochi accesi per illuminare la Laguna. Ma torniamo al vero patrimonio di Murano, ossia il vetro. Passeggiando per le calli di Murano è possibile imbattersi nelle numerose botteghe e non è insolito poter ammirare i mastri vetrai all’opera. Una tappa obbligatoria è sicuramente il Museo del Vetro di Murano clicca qui, il quale fa parte dei Musei Civici Veneziani dal 1923, anno in cui Murano è entrato nel Comune di Venezia.
Una volta terminata la visita di Murano, si riparte per la seconda tappa: Burano. Questo è sicuramente il luogo più felice e colorato che io abbia mai visto in vita mia. E’ impossibile staccare le dita dalla macchina fotografica tanto è scenografico lo spettacolo che si ha davanti: pareti delle case dai colori vivacissimi, tende alle porte e alle finestre di mille fantasie, fiori e piante ai davanzali, il tutto poi viene replicato nelle acque dei canali che riflettono la meraviglia di questo luogo. La leggenda narra che furono i naviganti della laguna a scegliere colori vivaci per le loro case, così da poterle riconoscerle da lontano. L’unica piazza dell’isola è Piazza Galuppi in cui si affacciano il Palazzo del Municipio e il Museo del Merletto, l’artigianato più famoso dell’isola, insieme anche al vetro che però qui ha una produzione leggermente secondaria. Perdersi tra queste viuzze è l’esperienza più bella che potrete fare a Burano; ad ogni angolo avrete davanti uno scorcio irripetibile e vi potrete anche imbattere nella casa più famosa dell’isola, quella di Bepi Suà, un vecchio abitante di Burano appassionato di pittura e cinema, dipinta con l’uso di molteplici colori, ognuno diviso in forme geometriche diverse.
Conclusa anche l’ultima tappa è tempo di tornare a casa. L’unico pensiero che mi ha accompagnato lungo la traversata di ritorno è stato che questi luoghi lasciano al viaggiatore una sensazione unica e irripetibile: Venezia e la sua laguna non sono solo Carnevale e il Festival del Cinema clicca qui, sono infatti, magia, romanticismo, misticismo, poesia e arte, e tutto ciò fa maturare una sola idea: è impossibile non restare incantati da questi luoghi e impossibile è non pensare di tornarci.