Benvenuti ad Ancona, la città dei 2 soli : dove il sole sorge e tramonta sul mare!
Cosa unica in Italia, ma ad Ancona, una penisola sul mare Adriatico, cio’ accade: il sole sorge e tramonta nel suo mare!
La città venne fondata nel 385 A.C. dai greci dori di Siracusa che la scelsero per approdare con le loro navi : il golfo naturale, la città denominata Ankon, gomito, dal greco antico, apparve sicura.
I greci dunque vi si insediarono e nel colle “Cumerio”, diventato poi Colle Guasco, nell’acropoli, costruirono il loro tempio, dedicandolo a Venere Euplea, la protettrice dei naviganti.
La città divenne romana e mentre all’ombra del tempio di Venere, veniva costruito l’Anfiteatro, il suo porto veniva ingrandito, fino all’arrivo dell’Imperatore Traiano che la scelse per far partire le navi da guerra per la conquista della Dacia, in Romania. La città allora, in onore dell’Imperatore, nel 117 D.C., fece erigere l’Arco di Traiano, che è arrivato intatto sino a noi, ancora fiero e dominante nel porto antico della città!
Intanto i secoli passarono e la città , posta ad oriente, si aprì molto presto alla religione cristiana e il tempio di Venere venne trasformato in Basilica paleocristiana che venne poi dedicata a San Lorenzo.
Intorno all’anno mille, la basilica di San Lorenzo, venne ulteriormente trasformata, prendendo le caratteristiche architettoniche tipiche dell’arte romanica, diventando Cattedrale, tra l’altro oggi, tra le più belle chiese romaniche in Italia, e al suo interno venne traslato il corpo di San Ciriaco, arrivato da Gerusalemme in Ancona nel V sec. D.C., per volontà della principessa bizantina Galla Placidia, patrono e protettore della città, al quale dal 1390, venne dedicata ufficialmente la cattedrale.
Sono proprio i secoli medioevali che videro il grande sviluppo della città che diventò anche Repubblica Marinara e grazie al suo porto e alle attività commerciali ad esso annesse, continuò ad ingrandirsi e ad arricchirsi, a livello urbano vennero costruiti palazzi, chiese, monasteri, piazze e grandi artisti, nel corso dei secoli, la decorarono con le loro opere d’arte.
Ricordiamo ora le 3 sedi che storicamente ospitarono il potere della città.
Il primo fu Palazzo del Senato, nell’omonima piazza a cui succedette Palazzo degli Anziani e dopo un incendio nel XIV sec., la nuova sede divenne Palazzo del Governo, con la facciata in Piazza del Papa, la bellissima piazza rettangolare, il salone mondano della città, chiusa tra palazzi storici con in sfondo, la 700sca Chiesa di San Domenico che custodisce al suo interno una Crocefissione del Tiziano.
Tra le chiese storiche della città, dobbiamo ricordare anche quella di San Francesco alle Scale, con la bellissima facciata decorata da Giorgio Orsini da Sebenico, che venne costruita dopo il passaggio di san Francecso in città che da qui si imbarco’ nel 1215 alla volta dell’Egitto.
Nei pressi altra importante storica chiesa, quella del Gesù, annessa in passato al convento dei gesuiti, con l’imponente facciata curvilinea sulla piazzetta antistante che si erge alla sommita’ di una doppia scalinata, progettata all’inizio del 1700 dall’architetto Vanvitelli attivo per un periodo in Ancona, al quale si deve anche l’importante Lazzaretto, la Mole Vanvitelliana, che oltre alla funzione sanitaria di quarantena, aveva anche una funzione militare, era una fortezza sul mare a difesa della città!
Oggi, la Mole Vanvitelliana, ospita permanentemente, il Museo Omero, museo tattile per i non vedenti, con la riproduzione delle più importanti opere d’arte e monumenti del mondo e nei vari locali vengono allestite mostre di ogni genere durante tutto l’arco dell’anno.
Tornando alle chiese, da non dimenticare, per la sua originalità, quella di Santa Maria della Piazza, che oltre a custodire resti di 2 precedenti Basiliche paleocristiane, vanta una facciata scolpita con archetti ciechi, talmente bella da essere stata denominata “chiesa merletto” della città.
Poco distante si trova La Loggia dei Mercanti, palazzo civile voluto dal governo di Ancona, intorno al 1450, per disciplinare e controllare tutte le attività mercantili annesse al porto commerciale, oggi appartenente alla Camera di Commercio della città, sede di convegni, incontri, congressi.
Siamo ora in Piazza della Repubblica, con l’entrata principale del porto e dove sorge l’800sco Teatro delle Muse, attivo per oltre un secolo, gravemente danneggiato nella II guerra mondiale, restaurato dopo molti anni e di nuovo attivo, dal 2002 e importante per la vita culturale della città.
Di fronte a noi si aprono i 3 corsi principali di Ancona, parallelo l’uno con l’altro:
a destra Corso Stamira, per le auto,
al centro il corso principale, Corso Garibaldi, pedonale, contornato da negozi, uffici e palazzi storici,
a sinistra Corso Mazzini, o “Corso Vecchio” con antichi palazzi e negozi , che termina con la monumentale fontana cinquecentesca delle 13 Cannelle, progettata all’architetto Tibaldi.
Proseguiamo il tour di Ancona la città dei 2 soli ed arriviamo in Piazza Roma, con al centro la settecentesca fontana dei 4 Cavalli, e sede ogni mattina dal lunedì al sabato, di mercato; poco più avanti troviamo Piazza Cavour, costruita dopo l’Unità d’Italia, la piazza più grande di Ancona a quell’ epoca, con al centro la statua monumentale di questo importante personaggio politico per l’unificazione italiana.
Da qui, comincia lo sviluppo urbano della città nel primo 900, con l’elegante viale della Vittoria, il quartiere chiamato “il Passetto“, dove , al suo inizio, dominano i 2 palazzi costruiti nel ventennio fascista: quello delle Poste e telecomunicazioni e quello del Popolo, sede del comune della città.
Al termine del Viale, ritroviamo il mare (Ancona è appunto una penisola) con il Monumento ai Caduti della I guerra mondiale, progettato dall’architetto Cirilli, costruito negli anni 20: alla sommità di una scalinata un tempio in stile dorico, nel fastigio sono riportati alcuni versi del grande Leopardi nato tra l’altro a pochi km di distanza:
«Beatissimi voi, Ch’offriste il petto alle nemiche lance Per amor di costei ch’al Sol vi diede»
(All’Italia, dai Canti di Giacomo Leopardi; vv. 84-86)
Lato mare, la scalinata che sembra avere la forma di un’aquila in volo, porta sino alla spiaggetta del Passetto, dove gli anconetani vanno, nella bella stagione, durante la settimana, soprattutto nella pausa pranzo.
Qui termina la nostra visita di Ancona, la città dei 2 soli, profondamente legata al suo mare.
CRISTINA