Scrissero di Bard…” E’ incassato, come un cuneo, tra due monti. Da una parte è quello che sostiene il famoso Forte, dall’altra parte è un altro monte ancora più alto. E’ percorso, a mezzo, da una via stretta, con vecchio acciottolato segnato ancora dalle ruote dei carri delle legioni romane. Le cose sono tutte antiche e hanno portali, finestre e balconi in pietra lavorata bellissimi…” Queste parole introducono il nostro viaggio a Bard partendo dal centro storico fino al suo affascinante Forte.
Bard fin dai tempi più antichi è stato fortificato per la sua posizione strategica, situato nella parte più stretta di tutta la Valle d’Aosta, dove le rocce scendono ripide verso la Dora Baltea. In questo punto il fiume compie una curva e nella sommità della roccia si erge il celebre Forte che domina il paese e che risale all’epoca medievale ed è la più imponente realizzazione di architettura militare in Valle d’Aosta. Nel borgo è possibile ammirare case monumentali di rara bellezza.
Il piccolo borgo di Bard, oggi considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è un luogo incantevole, arroccato tra le montagne di una piccola regione. Oggi costudisce tantissime testimonianze storiche, un vero e proprio paese-museo. E’ un villaggio nato lungo la strada romana, e si presenta oggi come un paese urbano affascinante, di un’epoca medievale che sembra non aver mai lasciato questo piccolo territorio. La via principale è percorsa in parte dall’antico canale della Furiana, realizzato dai Romani, come gli antichi muri, ancora visibili in alcune cantine. Il vento, le rocce, le piccole case e ogni angolo del borgo sono in grado di trasmettere la loro storia e bellezza, che possono tradursi in racconti che ci permettono di conoscere la storia di Bard e descrivono le sue meraviglie architettoniche e paesaggistiche. Percorrendo il borgo si incontrano edifici da fiaba, di eleganza cinquecentesca, delle vere perle di architettura, come: Casa Challant, situata nella piazzetta centrale del Borgo, Casa Valperga, dove nella facciata è presente un’elegante bifora, affiancata da due finestre a crociera, Casa Urbano, sede dell’antico mulino, Casa Ciuca e l’elegante Palazzo settecentesco dei nobili Nicole, gli ultimi conti di Bard. Se si percorre la via centrale del borgo, si respira un’autentica atmosfera d’altri tempi che diventa più allettante nel corso delle manifestazioni ed eventi che si svolgono a Bard durante l’anno. Ad esempio nelle festività natalizie i presepi vengono costruiti da abili artigiani che illuminano le strade nelle notti di dicembre, oppure le sfilate in costumi medievali che si svolgono durante ferragosto o durante il Marché au Fort, la sagra enogastronomica che si tiene ogni anno la seconda domenica di ottobre.
A Bard è possibile effettuare escursioni lungo i sentieri che si diramano dolcemente e che permettono di scoprire un territorio dove è la natura a regnare. Il piccolo borgo ha tanto da offrire ma soprattutto da raccontare. Bard è una vera e propria fortezza naturale, all’interno della quale è stato sapientemente costruito il bellissimo Forte di Bard.
Nella bassa Valle d’Aosta, dopo aver attraversato il comune di Arnard dirigendosi verso Torino, è impossibile non rimanere meravigliati dalla visione dell’imponente Forte di Bard.
Il Forte di Bard, è una fortezza di gran valore storico e architettonico, diviso in diverse parti chiamate Opere, e tre sono i principali livelli: dal più basso l’Opera Ferdinando, poi l’Opera Vittorio e infine l’Opera Carlo Alberto, il più alto, con un totale di 283 locali. Anche se sono state costruite in diversi momenti, si fondono perfettamente e danno origine a questa fortezza che è sempre stata di riferimento per tutto il territorio alpino. Il Forte è rimasto intatto dal momento della costruzione, e rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza dei primi degli Ottocento. E’ un complesso fortificato fatto riedificare dai Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard. Dopo un lungo periodo di abbandono, il forte è stato totalmente restaurato. Attualmente ospita esposizioni di arte antica, moderna, contemporanea e di fotografia. Imperdibile è il giro nelle prigioni, dove sono presenti celle dell’Ottocento. Gli ascensori panoramici presenti nel Forte permettono di arrivare in cima dove è possibile regalare agli occhi un paesaggio mozzafiato dall’alto del borgo.
Qui inoltre è possibile visitare il Museo delle Alpi, la caffetteria e il Bookshop. Un itinerario a cielo aperto ideato per far conoscere meglio il territorio circostante alla scoperta dell’incontaminata natura la quale si mostra vanitosa in tutta la sua bellezza. Qui si riesce a focalizzare lo sguardo sull’ambiente circostante: la valle principale modellata dal ghiacciaio balteo, la Valle di Champorcher, la Corma di Machaby con la sua parete levigata, il percorso della Dora Baltea con le sue bellissime cascate sono pronte ad incantare chi, forte della curiosità di conoscere ogni singolo angolo di questo spettacolare territorio, si spinge leggermente oltre il paese. Grazie ai pannelli illustrativi si possono ricavare informazioni riguardo alla piana coltivata di Arnard, ai vigneti terrazzati e ai centri abitati. Il percorso naturalistico è incentrato sulle peculiarità geologiche, vegetazionali e faunistiche.
Il Forte di Bard offre la visita di alcuni musei come: le Alpi dei Ragazzi che si trovano nell’Opera Vittorio ed è un percorso interattivo e didattico di avvicinamento alla montagna e all’alpinismo interamente dedicato ai più giovani. Il Museo delle Alpi è un percorso multimediale e interattivo per scoprire le Alpi e capire la montagna, è uno spazio all’avanguardia che racconta una montagna “vissuta” e trasformata dalla mano dell’uomo. Un racconto nello spazio e nel tempo in cui suoni, video e proiezioni danno forma a scenografie, ricostruzioni che accompagnano il visitatore lungo un viaggio di esplorazione da vivere con i cinque sensi per educare, divertire e immergersi nella cultura alpina. Nel museo delle fortificazioni e delle frontiere il visitatore percorre un viaggio nella storia attraverso scenografie ricreate con armi in scala e fortificazioni, con una narrazione che mette in luce l’evoluzione delle fortezze attraverso il progredire delle strategie militari, dei materiali e delle tecniche costruttive, a partire dall’epoca romana per giungere sino alle nuove soluzioni architettoniche del Novecento. Invece la sezione del Museo delle Fortificazioni dedicata alle Frontiere offre un percorso sul concetto di frontiera e sulla sua evoluzione, da un punto di vista politico, economico e culturale. Infine ci sono le prigioni che si trovano all’interno dell’Opera Carlo Alberto, sono celle di dimensioni molto ridotte dove nel corso dell’Ottocento arrivarono ad ospitare decine di prigionieri.
CHIARA