Visitare il Museo del Vino dei Vigneti Pittaro significa immergersi in una straordinaria testimonianza della storia del vino e del lavoro artigianale che lo accompagna da secoli.
Situato nel cuore del Friuli, terra vocata all’eccellenza enologica, questo museo unico nel suo genere custodisce un patrimonio raro e prezioso: 180 bastoni enoici, strumenti curiosi e raffinati che raccontano la passione, la creatività e la cultura del vino attraverso i secoli.
Ogni oggetto, ogni incisione, ogni materiale parla di un’epoca in cui il vino non era solo una bevanda, ma un simbolo di eleganza e di socialità.
Un luogo da scoprire lentamente, dove arte, storia e tradizione si intrecciano in un racconto affascinante dedicato al mondo vitivinicolo.
La straordinaria collezione di bastoni enoici
Il cuore del Museo del Vino dei Vigneti Pittaro è costituito da una collezione di 180 bastoni da passeggio “enoici”, raccolti in oltre quarant’anni di ricerca appassionata.
Questi oggetti, unici nel loro genere, rappresentano vere e proprie opere d’arte, nate dall’estro di artigiani e maestri europei tra XIX e XX secolo.
Materiali pregiati e lavorazioni raffinate
Le canne sono realizzate con materiali rari e ricercati:
- legno di Malacca, pregiato per la sua resistenza e lucentezza,
- ebano e palissandro, scuri e raffinati,
- bois d’amour e bois de rose, profumati e caldi al tatto,
- legno di frutto, ginepro, nocciolo, legno di pernice, bambù, tartaruga e molti altri.
Le impugnature, invece, sono autentici capolavori orafi: oro, argento, bronzo, ma anche avorio, corno di rinoceronte, ossa di balena, noccioli di Cayenna, corni di animali e guscio di tartaruga.
Ogni pezzo è decorato con motivi bacchici, grappoli d’uva, tralci, animali e figure mitologiche, realizzati con un’abilità artistica che sorprende ancora oggi.
Bastoni del vino: arte, ingegno e passione
Ciò che rende questi bastoni davvero unici è la loro funzione nascosta.
Svitando l’impugnatura, si scoprono infatti piccoli tesori dedicati all’universo enologico:
- cavatappi finemente lavorati,
- bottigliette sottili e lunghe con bicchierini miniaturizzati per degustazioni improvvisate,
- mostimetri e termometri per controllare la qualità e la temperatura del vino,
- necessaire da pic-nic, veri scrigni di eleganza portatile.
Questi strumenti erano utilizzati da gentiluomini, enologi e viaggiatori dell’Ottocento, simboli di status ma anche di una passione autentica per il buon bere.
Quasi tutti i pezzi esposti provengono da Francia e Inghilterra, Paesi protagonisti della cultura del vino e dell’oggettistica da degustazione; meno numerosi, ma altrettanto preziosi, sono gli esemplari di origine italiana e austriaca.
Oggi, i bastoni sono custoditi in eleganti bacheche illuminate, disposti in modo da mostrare chiaramente le incisioni, le finiture e i meccanismi interni.
Un percorso espositivo affascinante, che unisce curiosità, estetica e storia del costume.
La biblioteca del Museo: un patrimonio di 3.000 volumi
Accanto alla collezione dei bastoni enoici, il Museo del Vino dei Vigneti Pittaro custodisce una biblioteca storica di eccezionale valore.
La raccolta conta circa 3.000 volumi che coprono cinque secoli di storia della viticoltura e dell’enologia:
- testi antichi del 1500, come l’opera di Agostino Gallo, pioniere dell’agricoltura rinascimentale;
- manuali e trattati del Seicento e Settecento, ricchi di incisioni e tavole illustrative;
- fino alle pubblicazioni moderne dedicate alla scienza enologica, alla degustazione e all’arte del vino.
La biblioteca è consultabile su richiesta, diventando un punto di riferimento per studiosi, sommelier, appassionati e ricercatori che desiderano approfondire la cultura del vino attraverso i secoli.
Gli ambienti ricostruiti: un viaggio nel tempo
Uno degli aspetti più suggestivi del museo è la ricostruzione degli ambienti artigianali in cui si svolgeva la vita del vino “di una volta”.
Ogni stanza racconta un mestiere, un gesto, un sapere antico tramandato di generazione in generazione.
Le botteghe storiche
Il visitatore può esplorare:
- il Vecchio Ufficio, con scrivanie, registri e strumenti contabili d’epoca;
- la Dispensa, dove sono conservati utensili domestici e recipienti per la conservazione del vino;
- la Bottega del bottaio, con le attrezzature per la costruzione delle botti;
- la Bottega del sugheraio, dove si lavoravano i tappi in sughero;
- la Bottega delle pompe e delle tappatrici, che mostra l’evoluzione tecnologica delle macchine vinicole;
- la Bottega degli attrezzi per la vigna, dedicata al lavoro nei campi;
- la Vecchia cantina, con torchi, tini e botti di grandi dimensioni;
- l’Osteria, ricreata con tavoli rustici, bicchieri e caraffe in vetro soffiato;
- la Bottega dei pesi e misure, dove si imparava a dosare il vino con precisione;
- la Vetreria, testimonianza dell’arte del vetro applicata alle bottiglie;
- la Distilleria, che conserva antichi alambicchi e strumenti per la produzione dei distillati.
Ogni ambiente è ricostruito con rigore filologico, grazie a oggetti originali provenienti da vecchie aziende e laboratori artigianali.
Camminando tra questi spazi, si percepisce l’atmosfera autentica del mondo contadino e vinicolo friulano di un tempo, dove nulla andava sprecato e tutto era frutto di esperienza e dedizione.
Il valore culturale del Museo del Vino
Il Museo del Vino dei Vigneti Pittaro non è solo una collezione di oggetti, ma un vero e proprio centro di memoria e divulgazione dedicato alla cultura del vino in Italia e in Europa.
Ogni elemento racconta l’evoluzione di un mestiere e di un’arte che da millenni accompagna la civiltà mediterranea.
Visitare questo museo significa comprendere come il vino non sia solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di identità, convivialità e creatività.
Le opere, i libri e le ricostruzioni trasmettono un messaggio universale: il vino è cultura, è arte, è storia.
Enoturismo e Vigneti Pittaro: esperienza tra museo e cantina
L’esperienza nei Vigneti Pittaro non si limita alla visita museale.
Dopo il percorso tra bacheche e ambienti storici, i visitatori possono vivere un’immersione totale nella cultura enologica friulana con:
- visite guidate alle cantine,
- degustazioni di vini locali come Merlot, Refosco e Sauvignon,
- passeggiate tra i filari,
- incontri con gli esperti che raccontano le tecniche di produzione e affinamento.
È un viaggio sensoriale che unisce storia e gusto, perfetto per chi ama scoprire il territorio attraverso la lente del vino.
Perché visitare il Museo del Vino dei Vigneti Pittaro
- È unico in Italia per la collezione di bastoni enoici.
- Custodisce strumenti autentici della tradizione vinicola europea.
- Offre una ricca biblioteca storica per appassionati e studiosi.
- Propone ambienti d’epoca ricostruiti con cura, un vero viaggio nel tempo.
- Permette di unire la visita culturale alla degustazione di vini pregiati.
Domande frequenti sul Museo del Vino dei Vigneti Pittaro
Il museo si trova in Friuli Venezia Giulia, all’interno dell’azienda vinicola Vigneti Pittaro di Codroipo (UD), facilmente raggiungibile da Udine e Pordenone.
Sì, il museo è visitabile tutto l’anno, su prenotazione. Gli orari possono variare in base alla stagione e alle attività enoturistiche.
La visita completa, comprensiva di museo, biblioteca e cantina, dura in media 1 ora e 30 minuti. È possibile abbinarla a degustazioni o percorsi personalizzati.
Certamente. Il museo è anche un’esperienza educativa: racconta storia, arte e artigianato, con percorsi adatti a tutte le età.
Sì, al termine della visita è possibile accedere al wine shop aziendale, dove trovare le migliori etichette Vigneti Pittaro e specialità friulane.
Perché la collezione dei bastoni enoici è una rarità assoluta: oggetti che uniscono arte, design e funzionalità, espressione di un’epoca in cui il vino era sinonimo di stile e cultura.
Conclusione
Il Museo del Vino dei Vigneti Pittaro è molto più di un’esposizione: è un viaggio nel cuore della cultura enologica italiana.
Dalle canne artistiche ottocentesche alle antiche botteghe ricostruite, ogni dettaglio racconta la passione per il vino, la manualità degli artigiani e la dedizione delle famiglie che hanno fatto del vino una forma d’arte.
👉 Consiglio finale: se ami la storia, l’artigianato e la tradizione, pianifica una viaggio organizzato in Friuli Venezia Giulia. Tra musei, libri e calici di vino, vivrai un’esperienza che unisce il fascino del passato al piacere del presente.












